È un turbinare di spade, levarsi di scudi, corse di cavalli, esibizioni di tiro con l'arco. Una festa così particolare e suggestiva che da sola vale un viaggio in India. Una volta all'anno, i Sikh si riuniscono infatti per la spettacolare festa di Holla Mohalla, durante la quale si susseguono le preghiere e le cerimonie sacre, mentre ad ogni angolo si vedono i duelli rituali tra i Nihang. Soprattutto una testimonianza fantastica di tradizioni ancora vive e vissute che fanno del Punjab una delle regioni più affascinanti dell'India.
Il Punjab, nel nord dell'India, ai confini con il Pakistan è uno stato poco visitato dai turisti stranieri ma bellissimo. Il nome letteralmente significa “cinque acque”, poiché si trova alla confluenza dei fiumi Satluj, Bias, Ravi, Chenab e Jehlam, che scendono dall'Himalaya e rendono questa zona tra le più fertili del mondo. Il Punjab è tra l’altro la culla della religione Sikh, fondata da Guru Nanak nel XV secolo. Nanak, induista di nascita, ebbe come migliore amico un musulmano e si rese conto ben presto che le due fedi avevano molti punti in comune. Iniziò subito a predicare il messaggio di unità, riscuotendo un grande successo. Riunì i fedeli e fondò la nuova confessione Sikh, strettamente monoteista che si oppone al sistema delle caste.