×

CATEGORIE

Italia Travel Awards

Destinazioni
Estero Italia
Partire
App & Hi-Tech Arte e Cultura Benessere Esperienze di Viaggio Eventi Mangiare in Viaggio Novità Promozioni e Concorsi Shopping Turismo sostenibile Vacanze per Famiglie Viaggi accessibili Viaggi al femminile Viaggi di lusso Viaggi di stagione Viaggi low cost Weekend
Viaggi Curiosi
Buona fortuna Miti e leggende Sai perché Stranezze dal mondo
Destinazioni | Italia

Un viaggio a Vico del Gargano alla scoperta dell’Olio Santo

di Eleonora David | Nov 17, 2020

Il comparto olivicolo, per il Gargano, è al contempo un fortissimo fattore culturale-identitario e una risorsa economico-occupazionale di prim’ordine

Nel Gargano, terra di sapori e odori forti, di panorami naturalistici e antichi borghi, quella dell’olio è una vera e propria cultura, che ormai da tempo si è trasformata nel maggior introito del territorio. I frantoi non si contano più così come gli uliveti, che costeggiano praticamente tutte le strade del Gargano… il profumo di olive, di olio, di natura e di tradizione insomma è davvero ovunque. Chi crede fortemente che l’enogastronomia sia parte fondamentale della scoperta di un territorio non può perdere l’occasione di visitare questi luoghi magici nel periodo di massima attività in uliveti, frantoi, aziende di trasformazione e di imbottigliamento del settore olivicolo, ossia l’ultima decade di ottobre, stagione in cui i colori del Gargano risplendono in tutto il loro splendore. Il settore olivicolo infatti non fa che da cornice ad un patrimonio naturalistico e paesaggistico ricchissimo. Qui i vecchi frantoi convivono con i moderni oleifici, rappresentando la narrazione vivente di una continuità produttiva che coniuga tradizione e innovazione. Vico del Gargano, Carpino, Vieste e Peschici, tre delle località che consigliamo per il turismo enogastronomico, oltre a essere tra le mete più apprezzate del turismo garganico, fanno parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, una vera e propria rete che in tutta Italia promuove la cultura e il turismo dell’olio.

Stiamo parlando di un vero e proprio viaggio esperienziale, per chi ama scoprire l’Italia fuori stagione, chi fa del turismo enogastronomico il proprio credo e chi ama viaggiare e soggiornare nelle località turistiche lontano dai periodi di massimo affollamento.

Capi autunnali e qualche capo invernale… et voilà, la valigia è pronta per scoprire l’atmosfera autunnale di Vico del Gargano, che con i suoi circa 600 metri riscontra notevoli escursioni tra il giorno e la sera e una pungente umidità.

Ovviamente un viaggio a Vico del Gargano non potrebbe prescindere dalla visita del capoluogo di provincia, Foggia, punto d’accesso per visitare tutto il Gargano, grazie alla stazione ferroviaria che la collega con il resto d’Italia. Nel centro storico della città dal cielo terso immancabile una visita a Via Arpi, l’antica via che i pastori percorrevano con le greggi durante il periodo della transumanza. Qui, nel mentre un esattore comunale contava il bestiame, i pastori si sollazzavano tra osterie e bordelli. Oggi chiusa finalmente al traffico automobilistico, sta purtroppo vivendo uno spopolamento dei locali storici. Su un lato di Via Arpi si trova tra le altre la famosa Piazza Federico II, dove si trova la ricostruzione di un pozzo fatto edificare dal re.

A circa un’ora e mezza di distanza dal capoluogo si trova il borgo di Vico del Gargano, scolpito nella pietra e appartenente al circuito de I Borghi più belli d’Italia. Nei tre quartieri medievali del borgo (Civita, Terra e Casale) si respira profumo di camino: il paese infatti è famoso per i suoi comignoli giganti - alzate gli occhi e ammiratene la bellezza! Tra i vicoli inoltre si possono ammirare le abitazioni letteralmente inglobate nelle vecchie mura. Merita una visita guidata la Chiesa del Purgatorio, uno degli edifici sacri più antichi del Gargano, all’interno del quale ogni 1 novembre si svolgono i riti religiosi dedicati al culto dei defunti, molto sentiti grazie alla residente Confraternita della Morte, ma anche una rappresentazione dell’Agonia di Cristo ogni Venerdì Santo in occasione della caratteristica Messa Pazza. Tutto da scoprire anche il Palazzo della Bella, una curiosa riproposta neogotica di inizio Novecento dell’architettura fiorentina di palazzo Vecchio, al quale si ispira. Da non perdere anche un passaggio al Vicolo del Bacio, dove i più romantici potranno stringersi al partner e scambiarsi un bacio - si dice sia di buon auspicio! Un ultimo suggerimento: gli archi, i contrafforti, le piazzette del piccolo borgo aprono imperdibili squarci sulla vita di Comunità nei rioni fatti di pietra – vi consigliamo una passeggiata al crepuscolo. Interessante, soprattutto per gli amanti dell’archeologia, anche una visita all’antica biblioteca-museo civico del Comune di Vico del Gargano, istituita il 20 aprile 1979 e con collezioni di oggetti preistorici e di epoca romana ritrovati nelle Necropoli di Monte Tabor e Monte Pucci. Di particolare interesse in quest’ultima il ritrovamento di un anello in oro con castone in agata blu raffigurante Diomede. La visita può dunque spostarsi direttamente alla Necropoli e al sito archeologico di Monte Pucci, visitabili esclusivamente su prenotazione e con una guida. Camminando per il sentiero Parchetto, si potranno visitare i 26 ipogei, articolati in una seria di intricate gallerie, che la classificano come la più vasta Necropoli del Gargano. Sempre nel comune di Vico sono tante le aziende artigiane da visitare, come l’antico laboratorio di tessitura artigianale di Maria Voto, custode degli antichi telai in legno, ma il cuore pulsante dell’imprenditoria che si unisce alla tradizione del territorio sono i frantoi, che nel periodo autunnale producono olio novello trasformando le olive in olio extravergine. Due sono i frantoi storici di Vico del Gargano, in cui su richiesta è possibile anche prender parte ad una degustazione guidata di olio extravergine di oliva. Vi segnaliamo il moderno Oleificio Fiorentino, che oltre agli oli aromatizzati produce ottime marmellate di limoni e arance. Altra attrattiva del comune di Vico sono le sue frazioni balneari, alla scoperta del lungomare di San Menaio e Calenella, tra spiagge libere e stabilimenti balneari, dove è possibile visitare anche la Torre dei Preposti, edificio fortificato e restaurato in cui presto troverà spazio un museo dedicato all’indimenticato Andrea Pazienza. Parlando di mare però non possiamo non citare i comuni marittimi più gettonati del territorio: Peschici e Vieste (in foto sopra). La prima è una delle città più amate in Puglia dai turisti di tutto il mondo: con il suo centro storico, vera e propria bomboniera, e i trabucchi, le tradizionali costruzioni in legno, a picco sul mare, adibite alle pesca, Peschici merita sicuramente una visita, magari all’ora del tramonto. Vieste è invece famosa innanzitutto per la celebre leggenda di Cristalda e Pizzomunno, con le romanticissime scale dedicate alla canzone di Max Gazzè. Il centro storico vale senza ombra di dubbio una visita, tra le sue casette bianche, tra i fiori che colorano l’ambiente e il profumo di mare a rasserenar lo spirito. Se capitate a Vieste verso l’ora di pranzo consigliamo di assaggiare i prodotti tipici locali, uno fra tutti il tipico panzerotto, fritto o al forno. Indirizzo per chi desidera tornare a casa con un pezzo della città (nel vero senso del termine) è invece Lithos, laboratorio artigianale di arte scultorea, dove Carlo e Raffaele Gentile dal 1996 lavorano la pietra per creare sculture in calcareniti della Puglia e alabastro, ispirate all’antica Daunia, tra cavalli e cavalieri, guerrieri e sacerdotesse. Leggermente più fuori città si trova l’Oleificio Fratelli Vieste, che produce 4 oli: tradizione, nostrano, vigoroso e biologico.

Dal mare al lago… in un baleno! Già perché poco lontano da Vico del Gargano si trova il maestoso Lago di Varano, con la sua zona lacustre molto ricca dal punto di vista floristico e faunistico ma anche storico, con le strutture dei pannoni, antiche abitazioni, rifugi in tempi di guerra e ambienti di stoccaggio per i pescatori in tempi più recenti. Proprio sul lago si trova anche l’Agriturismo Biorussi, azienda agricola da ben 36.000 ulivi! Se un tuffo nella natura ancora non vi basta, non vi resta che visitare la Foresta Umbra (in foto sopra), patrimonio dell’Unesco per le sue faggete secolari. All’interno della Foresta, oltre alle aree attrezzate, si trova un vero e proprio percorso, per camminare nella natura alla scoperta della straordinaria biodiversità del più grande polmone verde della Puglia. Si tratta, in poche parole, di quanto rimane dell’antico Nemus garganicum, che un tempo ammantava l’intero Promontorio del Gargano. Volpe, allocco, ghiro e capriolo: sono solo 4 delle specie animali che potrete incontrare nella foresta. Quanto alla flora, oltre all’immensa faggeta vetusta, notevole un tasso (l’albero, non l’animale) di oltre 800 anni!

Natura e città, cultura e storia, lago e mare… a Vico del Gargano non manca proprio niente per passare qualche giorno di tranquillità alla scoperta della Puglia più vera, in qualsiasi periodo dell’anno.

Dove dormire

  • B&B Vico Vacanze - Situato nel centro storico del suggestivo borgo di Vico del Gargano, il B&B Vico Vacanze regala momenti di relax grazie all’ampia terrazza e ad una colazione con prodotti fatti in casa
  • Aria di Vico – per chi preferisce soggiornare in appartamento con cucina attrezzata

Leggi tutti gli articoli che riguardano la nostra Italia