Il paziente inglese e Il gladiatore sono solo alcuni dei film indimenticabili che hanno avuto come set i luoghi icona della compagna toscana, luoghi che hanno stregato grandi registi per la bellezza del loro paesaggio quasi sospeso nel tempo. Un’armonia sorprendente tra storia, natura e lavoro dell’uomo che dura da secoli ed è stata cantata da poeta Mario Luzi. Iscritta dal 2004 nel patrimonio dell’Umanità Unesco, la Val d'Orcia è stata riconosciuta tale per l’integrità del suo contesto storico, culturale e ambientale di enorme pregio.
Fino a 50 anni fa area molto povera, oggi è diventata una destinazione turistica di prima grandezza. Il turismo è un volano per città come Pienza e Trequanda, per esempio, dove nel 2019 sono state registrate 212.000 presenze turistiche e un terzo degli occupati e del PIL deriva dal turismo. Non va poi dimenticato il patrimonio vitivinicolo di questa area. Sulle colline si coltivano le uve di grandi vini DOCG, la Doc Orcia, il Chianti e l’IGT prodotti a Pienza e Trequanda. La Doc Orcia con oltre sessanta cantine e circa 300 mila bottiglie all’anno è considerata tra le emergenti denominazioni italiane e ha contribuito dal suo anno di nascita, il 2000, alla crescita della visibilità della zona interessata grazie non solo alla promozione e vendita di etichette in tutto il mondo, ma anche con eventi legati al vino di interesse internazionale, come l’Orcia Wine Festival.
Nel suo complesso, la Val d'Orcia è una vetrina di eccellenze enogastronomiche italiane. Oltre ai prestigiosi vini, questa zona produce agroalimentare certificato con marchi DOP e IGP, in particolare Pienza è celebre da secoli per il cacio Pecorino ma in questa zona le eccellenze sono numerose: l’olio extravergine, ad esempio, alla cui antica produzione fa riferimento la produzione di orci di terracotta di Petroio, che affonda le sue radici nel Rinascimento. Oppure i tartufi bianchi delle Crete Senesi, lo zafferano, l’aglione (aglio gigante), i salumi e la carne di bue chianino. Il gigante bianco che i romani usavano per le cerimonie religiose è l’animale da carne e da lavoro più grande del mondo, si origina in Valdichiana e proprio a Trequanda ha uno dei suoi maggiori allevamenti.
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