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Delta del Po, paradiso del birdwatching

di Redazione | May 02, 2021

Centinaia le specie avvistabili ed una straordinaria biodiversità caratterizzano questo angolo d’Italia

Lagune salmastre, corsi d’acqua, praterie, paludi d’acqua dolce, boschi igrofili e termofili, dune sono solo alcuni dei numerosi ambienti che il territorio deltizio offre, creando una straordinaria biodiversità che lo rende un vero e proprio paradiso per i birdwatchers. Quasi 350 specie segnalate negli ultimi 50 anni fanno del Delta del Po la più importante area ornitologica italiana ed una delle più rilevanti d’Europa.

Un patrimonio biologico di enorme varietà dovuto soprattutto alla differenziazione degli ambienti, in un continuo alternarsi tra terra e acqua. Sono circa 54.000 gli ettari totali che vanno dai residui dunosi del litorale alla verde distesa del Bosco della Mesola, dai suggestivi percorsi naturalistici lungo i fiumi alle antiche pinete del ravennate, dalle sterminate distese di acqua salmastra delle valli di Comacchio e della Sacca di Goro alle valli di acqua dolce di Argenta e di Ostellato, dalla foresta allagata nell’Oasi Punte Alberete agli specchi della Salina di Cervia.

È qui che trovano riparo numerose specie di nidificanti, migratori e svernanti: aironi, svassi, cormorani, garzette, falchi di palude, fenicotteri, fraticelli, cavalieri d’Italia, spatole sono solo alcuni degli uccelli presenti ed avvistabili, senza contare alcune specie ormai rare e scomparse dal resto d'Italia. Sono oltre 30 i luoghi del Delta del Po in cui è possibile praticare il birdwatching, ognuno dei quali con caratteristiche singolari e ben definite.

Ecco allora che, armati di binocoli e cannocchiali, silenziosi e furtivi tra oasi naturalistiche di superba bellezza potrete ammirare il volo di un falco, la danza di una gru, il rituale di corteggiamento di una coppia di svassi o le delicate movenze dei fenicotteri alle prime luci dell’alba. Si esplorano le terre degli Estensi o ci si spinge fino ai canneti che caratterizzano la foce del Po di Volano; compiere un percorso che attraversa tutta la Bonifica del Mezzano e raggiunge l’argine Agosta o perdervi tra le pinete e i boschi allagati del ravennate. Luoghi in cui avvistare anche il Fenicottero rosa, Val Campotto, che si caratterizza per la presenza di una delle più grandi colonie di Cormorano in Italia, mentre in area ravennate un’avifauna particolarmente varia e diversificata si registra nella Salina di Cervia e nelle aree dell’Ortazzo e dell’Ortazzino.

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