Circondato da montagne, Pietramontecorvino si trova in un territorio, quello della provincia di Foggia, per una metà pianeggiate e variamente coltivato con metodi tradizionali e per il resto collinoso, tra i 450 e i 700 metri d’altezza. Non molto distante si trovano anche il grande centro urbano di Lucera, che con il suo centro storico (in cui vi consigliamo una visita guidata) rapì il cuore di Federico II di Svevia, e la graziosa Volturino, in cui è piacevole fare una passeggiata rilassata per i vicoli del centro storico.
Ovviamente un viaggio a Pietramontecorvino non potrebbe prescindere dalla visita, magari anche guidata, del centro storico del capoluogo di provincia, Foggia, punto d’accesso per visitare tutto il Gargano, grazie alla stazione ferroviaria che la collega con il resto d’Italia.
A 37 chilometri di distanza dal capoluogo si trova il borgo di Pietramontecorvino, Bandiera arancione del Touring Club dal 2010 e appartenente al circuito de I borghi più belli d’Italia. Il paese inoltre è parte integrante della rete dei Borghi Autentici. Si tratta di un abitato di origine medievale che, sviluppatosi lentamente, pervenne a una vita amministrativa e sociale piuttosto rilevante solo intorno al 1500, quando fu cinto di mura e dotato di un fortilizio ducale. Un secondo periodo di crescita si ebbe verso la metà dell’800. Degno di nota, il Palazzo Ducale, che occupa una superficie di circa 2.500 mq, iniziato probabilmente nel XIII secolo e dominato da una possente torre normanno angioina, integra, completamente restaurata e visitabile anche al suo interno. Dotato di un giardino pensile che si affaccia sulla sottostante piazza del Rosario, è connesso alla Chiesa madre, raccordando le due costruzioni. La Chiesa Madre dedicata a Santa Maria Assunta è la più antica di Pietramontecorvino. Documentata dal 1328, fu probabilmente costruita alla fine del XII secolo. Il sottostante nucleo storico edificato su uno sperone di roccia tufacea a forma di lisca di pesce, con il suo intreccio di vicoli stretti e contorti che offrono vedute sulle colline circostanti, è chiamato Terravecchia. La Terravecchia è niente di meno che il quartiere medievale del comune, caratterizzato da un impianto urbanistico ad anello. Dopo una visita guidata del borgo di Pietramontecorvino è tempo di rifocillarsi: quale migliore occasione per un pranzo o una cena a base di prodotti tipici del territorio? Pancotto, scartellate e la caratteristica “pizza jajeme” appagano il palato e i sensi! Prodotti tipici del borgo sono anche le specialità casearie (consigliamo di assaggiare i nodini del caseificio Il Corvino Bianco) e i salumi (in questo caso imperdibile la noglia del salumificio Carpinelli). Consigliamo di non saltare infine anche una visita al birrificio Montalto, produttore locale di tre ottime birre.
A pochi chilometri dall’abitato si trova uno dei siti archeologici più interessanti del Mezzogiorno, quello di Montecorvino. Consigliamo di scegliere un trekking guidato che includa una visita all’antico castrum, un insediamento di età bizantina (inizio XI secolo), e alla Torre di Montecorvino (in foto sopra), costruzione imponente che si innalza fino a un’altezza di 24 metri e ha una base quadrangolare di 120 metri quadrati.
Vista la vicinanza suggeriamo di cogliere l’occasione di una vacanza a Pietramontecorvino per visitare anche il borgo antico di Motta Montecorvino, con la sua “Torre Campanara”. Localizzato sempre nel nersante nord dei Monti Dauni, sulla sommità di una collina a 662 m sul livello del mare, dista pochissimo dalla vetta di Monte Sambuco, la seconda più alta dei Monti Dauni. Il paese è sorto proprio dopo che l’abitato di Montecorvino, caduto in rovina nel XIV secolo, fu abbandonato dagli abitanti intorno al 1375. Motta divenne dunque molto presto centro abitato a sé stante e venne circondato da mura.
DA NON PERDERE
Ogni anno, a settembre, a Pietramontecorvino è di scena "Suoni, Sapori e Colori di Terravecchia" (in foto), una manifestazione che valorizza tutti gli aspetti del quartiere medievale del paese. Cavalieri, armature, bandiere che roteano nel cielo e poi musica, escursioni, spettacoli e momenti dedicati alle tipicità dell’autentica cucina petraiola. Con tutte le attività di questa manifestazione, Pietramontecorvino compie un viaggio indietro nel tempo grazie ad attori e figuranti volontari che trasformano il borgo in una sorta di grande set cinematografico restituendo vita a dame, signori, giocolieri, soldati e cortigiane di un tempo. Ad anello, lungo le strade di Terravecchia, si dipana il percorso degli antichi mestieri e il sentiero del gusto con gli stand enogastronomici. Si possono ammirare le fasi di realizzazione di un’armatura, osservare gli strumenti di tortura che il boia utilizzava più di sette secoli fa, conoscere i segreti della forgiatura del ferro e della lavorazione di pelli e cuoio, oltre a seguire il percorso enogastronomico in Terravecchia, tra pancotto, sfringl, scartellate e tanto altro.
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