Si è come sospesi, in attesi di volare, nel terminal 2F dell'aeroporto Paris-Charles de Gaulle, comodamente seduti nella nuova lounge Air France progettata da Jouin Manku. Situata tra due attraversamenti del terminal 2F, è frutto del lavoro del francese Patrick Jouin e del keniota-canadese Sanjit Manku, che hanno lavorato proprio sull’idea di levità.
Sviluppata su due livelli lungo una superficie di 3000 mq, l’architettura, con la sua forma organica e avvolgente, si fonde perfettamente con elementi di scienza, tecnologia e artigianato, come The Runway Eye, un sistema di vetrature curvilineo (come un occhio) che attraversa l’intero spazio riempiendo entrambi i piani di luce naturale, e che guarda verso l’esterno offrendo viste panoramiche sulla pista e sul cielo.
Il ruolo rassicurante della luce è implementato da sequenze di animazioni luminose che variano nelle diverse ore del giorno e della notte, messe a punto dai lighting designer Voyons Voir. Ispirate agli elementi vitali (sole, aria e acqua), vivono in armonia con la luce naturale e il mutare delle stagioni, scompaiono progressivamente con l’avanzare della giornata, indietreggiando per far posto alla luce diretta del sole nel massimo rispetto dell’ambiente.
Nella Lobby un’ala pende dal soffitto e funge da pannello separatore, richiamando con la sua curva quella di un aeroplano, composta da due metà in fiberglass, fibra di carbonio e poliestere. Una scalinata fluttuante collega i due livelli, che nel totale offrono aree relax, piccole alcove, salotti privati organizzati con generosi divani rivestiti in lana, poltrone in pelle disegnate da Patrick Jouin per Ligne Roset, tavolini dove poter ricaricare i dispositivi elettronici tramite un sistema ad induzione.
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