Siamo tutti affascinati dai fenomeni soprannaturali, inutile negarlo! Quando vediamo luci sospette muoversi nel cielo notturno, o strani cerchi nel deserto, ci piace pensare subito agli UFO o alle fate… quando troviamo una spiegazione scientifica del fenomeno, sembra quasi un dispiacere! È questo il caso dei celebri Cerchi delle fate, disseminati lungo una fascia di 2000km che percorre il margine orientale del deserto della Namibia meridionale, dall’Angola fino alla parte nord occidentale del Sudafrica. Dal diametro variabile (dai 2 fino ai 12 metri!) i cerchi sono zone circolari prive di vegetazione circondate da un anello di erba alta, e vivono in media un quarto di secolo, anche se i più grandi raggiungono addirittura l’età di 75 anni.

Le cause in realtà sono tutt’ora sconosciute, anche se sono state formulate ipotesi ben più plausibili dell’opera delle fate. La più accreditata rimane quella della termite della sabbia. Il biologo ricercatore Norbert Juergens ha studiato il comportamento di vari insetti nella zona interessata e ha condotto vari esperimenti arrivando alla conclusione che le termiti sono effettivamente gli unici animali presenti nel suolo quando inizia la formazione dei cerchi. Le termiti si cibano delle radici della vegetazione che cresce dopo le piogge; esse infatti creano le condizioni ideali per garantire il mantenimento dell'umidità in modo da trattenerla per lunghi periodi nel sottosuolo, assicurando così la sopravvivenza degli altri insetti in un ambiente desertico. Ecco dunque che l’ipotesi soprannaturale viene ancora una volta rimpiazzata dalla scienza, anche se le credenze delle popolazioni locali come gli Himba conservano tutt’ora intatte il proprio fascino.